Effetti dell’isolamento sociale e sintomi depressivi
L’impatto del Covid-19 sulla Salute Mentale
L’isolamento sociale dovuto alla pandemia da ha portato ad un aumento di disturbi quali depressione ed ansia, tanto che Organizzazione Mondiale della Sanità parla di una emergenza Covid-19 che riguarda anche la Salute Mentale.
In Italia, i professionisti del settore, sottolineano che la Depressione colpisce le persone più vulnerabili sul fronte socio-economico. Oltre al basso reddito è soprattutto la disoccupazione a determinare un aumento del rischio di ammalarsi di Depressione.
Il periodo che stiamo vivendo è stato definito “la tempesta perfetta crisi sanitaria, emotiva ed economica, pertanto sono stati attivati Bonus Psicologici che offrono la possibilità, senza pagare, di recarsi presso uno Psicologo per affrontare i disagi conseguenti la pandemia: Bonus Nazionale INPS e Bonus Giovani Regione Lazio.
La Depressione.
Tutti abbiamo avuto l’esperienza di una giornata storta, in cui siamo giù di corda, tristi, più irritabili del solito e “ci sentiamo un po’ depressi”. Molto probabilmente non si tratta di un disturbo depressivo, ma di un calo d’umore passeggero. La depressione clinica, o maggiore, invece, presenta molti altri sintomi e si prolunga nel tempo.
Se ti trovi su questa pagina forse sai fin troppo bene cosa significa stare distesi a letto sommersi da pensieri negativi, senza energie per fare alcunché.
Sai cosa significa rimpiangere il passato e avere paura del futuro, vivere in un mondo cupo, in cui non sembra mai esserci spazio per la gioia.
Può darsi che ti senta solo, oppure che tu sia molto critico verso te stesso.
Potresti essere paralizzato dall’indecisione o, ancora, sentirti un peso per gli altri.
A poco ti serve la comprensione di parenti ed amici che, anzi, spesso finisce per peggiorare la tua situazione ancora di più.
Se quello che cerchi non sono delle semplici quanto inutili pacche sulle spalle, ma delle soluzioni, allora non devi più aspettare per sentirti meglio. Non devi continuare a soffrire. Puoi iniziare a costruirti una vita migliore.
Come si fa a capire se si è depressi?
Sentirsi depressi significa vedere il mondo come se si indossassero degli occhiali con lenti scure: tutto diventa grigio, opaco e difficile da affrontare, anche compiere le normali attività quotidiane come alzarsi dal letto, lavarsi, telefonare ad un amico, fare la spesa.
La depressione, spesso definita il “male oscuro” presenta diversi sintomi come, ad esempio, mancanza di appetito, insonnia, mancanza di concentrazione, irritabilità, tristezza, isolamento sociale, ecc, che vanno ad influire pesantemente sulla qualità di vita della persona che ne soffre, fino al punto di arrivare a credere che morire sia l’unica via d’uscita.
Quando la Depressione tocca il picco con la comparsa di pensieri
Ovviamente non è così: cercare aiuto è fondamentale perché guarire dalla depressione è possibile. Con i corretti interventi la Depressione Maggiore può essere trattata con successo nella maggior parte delle persone. Viene raccomandata, come trattamento d’elezione una combinazione tra il trattamento psicoterapeutico ed un adeguato supporto farmacologico.
La terapia cognitivo comportamentale (TCC) è considerata la psicoterapia, con maggior probabilità di successo, che può fornire a soggetti depressi le abilità con cui gestire la propria malattia.
Questa terapia consiste in tecniche verbali e comportamentali per portare le persone verso il cambiamento dei modelli di comportamento e pensieri specifici. L’idea principale è che se abbiamo pensieri disadattati, avremo comportamenti disadattati.
- conoscere i rapporti fra cognizioni, affetti e comportamenti;
- monitorare i pensieri negativi;
- esaminare le prove pro e contro ogni pensiero distorto;
- sostituire interpretazioni orientate alla realtà da pensieri distorti da maladattamento.
- Utilizzo di strategie e tecniche per aiutare ad identificare e correggere
- visioni di se stessi negative e distorte.
Le tecniche terapeutiche della TCC sono strutturate per identificare, testare nella realtà e correggere concettualizzazioni distorte e credenze disfunzionali sottostanti a queste cognizioni. Si tratta di un approccio strutturato, attivo, direttivo, limitato nel tempo, utilizzato per trattare la depressione.