A Beautiful Mind
Genio e Malattia Mentale
Il film pluripremiato diretto da Ron Howard racconta in modo toccante la storia di John Nash, matematico e premio Nobel, la cui genialità fu accompagnata per anni da una grave forma di schizofrenia paranoide
ARVE Error: No oembed htmlIl cinema ha più volte puntato i riflettori sul tema spinoso e complesso della schizofrenia, ma indubbiamente uno dei film più noti e premiati sull’argomento è A Beautiful Mind, pellicola del 2001 in cui il premio Oscar Russell Crowe interpreta John Nash, brillante matematico la cui mente geniale era però accompagnata da una grave forma di schizofrenia paranoide.
Nella prima parte del film si evidenzia come il giovane Nash, formidabile matematico dalla “bellissima mente”, ha però evidenti difficoltà nelle relazioni sociali; nonostante questo conosce e sposa Alicia, studentessa di Fisica.
Entra poi nella sua vita prima Charles, compagno di stanza, accompagnato dalla piccola nipote, e poi un agente governativo, Parcher, che lo ingaggia per missioni segrete.
In realtà i tre personaggi non sono altro che allucinazioni: Nash soffre di una grave forma di schizofrenia, una psicosi (di cui è soffre circa l’1,1% della popolazione sopra i 18 anni) caratterizzata dalla persistenza di sintomi di alterazione del pensiero, del comportamento e dell’affettività, che producono un forte disadattamento per la persona. Nella schizofrenia paranoide, un sottotipo di schizofrenia, predomina il delirio di persecuzione.
Il film dedicato al matematico racconta in modo toccante e commovente la vita difficile di un personaggio brillante che ha dovuto convivere per oltre trent’anni con la schizofrenia, causandogli continui ricoveri; nella seconda parte del film per Nash inizia il processo di consapevolezza dei suoi deliri e avviene piano piano il percorso di guarigione e di “rinascita”, che lo conduce a vincere il premio Nobel per l’economia nel 1994.
A Beautiful Mind è dunque non solo un film sulla malattia e sul grave disagio psichico, ma anche un film la cui protagonista assoluta è appunto la mente umana, in tutte le sue possibili sfaccettature, in grado di essere logica e razionale ma al contempo assolutamente illogica: ciò che si vede può effettivamente non essere reale, concetto che contrasta molto con la visione matematica di un uomo come Nash. Non tutto segue leggi logiche e si basa su dati di realtà, soprattutto quando parliamo di psiche umana.
(Tratto dal web).